075 916485

In caso di morte

Cosa fare in caso di decesso   Documenti morte

Le nostre onoranze funebri, dal 1976 attive presso le comunità di Gualdo Tadino e Gubbio, oltre che nel territorio della provincia di Perugia, sono consapevoli di quanto sia difficile elaborare un lutto e al contempo, affrontare le incombenze pratiche e burocratiche conseguenza del decesso di un proprio caro. Per questo offriamo ai familiari dei defunti il nostro supporto, con una presenza costante 24 ore su 24, tutti i giorni compresi i festivi. Siamo altresì disponibili a chiarire dubbi, a dare suggerimenti e a risolvere questioni al vostro posto, per consentirvi di vivere in maggiore serenità la fase iniziale del lutto. Uno dei primi aspetti da valutare quando viene a mancare un familiare è il luogo in cui è avvenuto il decesso, perché da questo dipendono comportamenti differenti. In genere, si distinguono tre casistiche fondamentali:

Cerchio  Decesso in ospedale, istituto di cura o di riposo
Cerchio  Decesso in abitazione privata
Cerchio  Decesso in luogo pubblico o aperto al pubblico


Decesso in abitazione privata


Se la morte di un familiare ha avuto luogo in abitazione privata, è d’obbligo confermare l’avvenuto decesso e per fare ciò si può chiamare il 112 (servizio di emergenza) oppure potete contattare le nostre onoranze funebri alla sede di Gualdo Tadino o a quella di Gubbio per usufruire subito del nostro aiuto. Se la morte del vostro congiunto è avvenuta durante la notte, sarà nostra premura informare il servizio di guardia medica. Se invece il decesso si è verificato tra le 8:00 e le 20:00 avviseremo il medico curante. Ci occuperemo anche dei documenti necessari: il modello ISTAT e il certificato che deve redigere il medico necroscopo, il quale dovrà poi essere consegnato al Comune, questo per ottenere l’autorizzazione alla sepoltura.



Decesso in ospedale


Se un vostro congiunto è venuto a mancare in ospedale, a occuparsi dei documenti sanitari necessari sarà il personale della struttura, successivamente questi dovranno essere inoltrati al Comune.



Decesso in casa di cura, di riposo o in altra struttura privata

Se la morte di un vostro caro si è verificata in una casa di cura o di riposo o in un’analoga struttura, per gestire i documenti necessari potete rivolgervi alla nostra agenzia di servizi funebri in una delle nostre sedi: a Gualdo Tadino o a Gubbio. Una volta sistemate le incombenze burocratiche, la salma potrà essere spostata all’obitorio dell’ospedale oppure in abitazione privata o in qualsiasi luogo abbiate deputato a camera ardente e dove il defunto trascorrerà il tempo di attesa prima dello svolgimento della cerimonia funebre.



Decesso in luogo pubblico

Se la morte di un vostro familiare è avvenuta in modo improvviso o violento in luogo pubblico o aperto al pubblico o anche in un ambiente di lavoro si deve avvisare l’autorità giudiziaria che effettuerà tutti gli accertamenti previsti per legge in questi casi. Successivamente, concluse le debite verifiche, vi sarà rilasciata l’autorizzazione al trasferimento del defunto e potrete pianificare il rito funebre.



Individuare il luogo del decesso e sistemare i primi documenti necessari per procedere con il funerale non esaurisce le incombenze che si devono affrontare in seguito al decesso di un congiunto. Sono infatti molte e di vario genere le adempienze che discendono dalla morte di una persona cara. Di seguito, esaminiamo le più comuni.



Successione

Se un vostro caro è deceduto, vi troverete di fronte a una successione, cioè a un passaggio di proprietà dei suoi beni ai legittimi eredi. Innanzitutto, ci sono due tipi di successione: quella testamentaria e quella legittima. La prima si verifica quando la persona deceduta ha redatto in vita un testamento. In tal caso, l’eredità seguirà le disposizioni presenti nel documento. La seconda, invece, comprende tutte le situazioni in cui il deceduto non ha lasciato un testamento. In tal caso, i suoi beni andranno agli eredi secondo il grado di parentela stabilito dalla legge. Se il defunto non era coniugato e non aveva figli, i beni saranno trasferiti ai successori entro il sesto grado; ordine e quote saranno quelle stabilite dal Codice Civile. Se non esistono successori entro il sesto grado, l’eredità passerà allo Stato. Di fronte a una successione gli eredi possono:

Cerchio  Accettare l’eredità
Cerchio  Rifiutare l’eredità
Cerchio  Accettare l’eredità con beneficio di inventario

Se esistono eredi minorenni oppure incapaci è necessario chiedere l’autorizzazione del giudice. Inoltre, il successore accettando l’eredità entrerà in possesso dei beni del defunto, ma al contempo, si assumerà l’onere dei suoi debiti. Se invece l’erede rifiuta la successione non disporrà dei beni del defunto, ma non dovrà neppure pagare i debiti da lui contratti in vita. Nel caso in cui il successore accetti l’eredità con beneficio di inventario, entro tre mesi dal giorno del decesso del congiunto, un notaio o il cancelliere del tribunale redigeranno l’inventario (elenco dei debiti e dei crediti del deceduto).



Dichiarazione di successione

Entro un anno dall’apertura della successione, gli eredi devono inviare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Devono presentare la dichiarazione di successione:

Cerchio  I chiamati alla successione, i successori, i legatari o i loro rappresentanti legali
Cerchio  I rappresentanti legali dei successori o dei legatari
Cerchio  Tutti quelli che sono immessi nel possesso del patrimonio, in caso di assenza del deceduto o di dichiarazione di morte presunta
Cerchio  I curatori delle successioni giacenti
Cerchio  Gli amministratori della successione
Cerchio  I trustee
Cerchio  Gli esecutori testamentari

Non si deve presentare la dichiarazione di successione se:

Cerchio  La successione passa al coniuge e ai familiari in linea retta del deceduto
Cerchio  L’attivo ereditario ha un valore globale che non oltrepassa i 100.000 euro
Cerchio  Nell’attivo non ci sono beni immobili o diritti reali immobiliari



Testamento

Il testamento permette a un soggetto di fissare in modo preciso come sarà suddiviso il suo patrimonio dopo la morte. Si tratta di un atto personale che può essere annullato in qualsiasi momento. Se non ci sono familiari prossimi, un individuo grazie al testamento può gestire la destinazione complessiva dei propri beni. Altrimenti, potrà destinare liberamente solo una parte del proprio patrimonio. Nel nostro ordinamento giuridico sono contemplati tre tipi di testamento: olografo, pubblico e segreto. In seguito al decesso del testatore, il testamento dovrà essere pubblicato presso un notaio. La pubblicazione consente ai parenti, ai chiamati all’eredità e a eventuali creditori di venire a conoscenza del contenuto del documento.



Pensione

In caso di decesso di un congiunto è d’obbligo avvisare dell’evento l’istituto previdenziale e in tale occasione si può chiedere la pensione di reversibilità per il coniuge oppure la riscossione di quanto maturato. Per la pensione INPS è necessario informare le anagrafi comunali le quali, entro le 48 ore dalla morte del soggetto, devono comunicare la notizia all’INPS. La pensione di reversibilità (o diretta) spetta ad alcuni familiari, nel caso in cui il defunto percepiva già una pensione o ne aveva maturato il diritto. La pensione diretta può essere richiesta: dal coniuge (anche separato); dal coniuge separato con addebito e da quello divorziato; dai figli minorenni (legittimi, naturali, legittimati, riconosciuti legalmente o adottivi); dagli studenti di scuola media superiore (18-21 anni) disoccupati, a carico del genitore defunto; dagli studenti universitari disoccupati, a carico del defunto (solo per la durata del corso legale di laurea e non oltre i 26 anni); dagli inabili di qualsiasi età, a carico del genitore deceduto; dai nipoti minorenni eguagliati ai figli legittimati, a carico del deceduto.



Banche e istituti di credito

Se il familiare defunto aveva: azioni, conti correnti, obbligazioni, depositi titoli, fondi di investimento, ecc., i congiunti devono informare l’istituto bancario o quello postale del decesso e devono consegnare il certificato di morte e la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.



Detrazione delle spese funebri

È possibile richiedere la detrazione d’imposta del 19% sulle spese funebri, l’anno seguente a quello in cui si sono sostenute le spese per il funerale.